In questi giorni di "emergenza Covid19", Sicurtea si trova sommersa di telefonate ed email di chiarimento in merito alle mascherine.
Occore in primo luogo fare una differenza tra le mascherine ed i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
Le mascherine possono essere "igieniche" , non certificata CE, o "chirurgiche", certificate EN 14683.
Le mascherine igieniche non proteggono le persone ma solo i prodotti, e sono utilizzate durante l'assemblaggio di componenti elettronici o nell'industria alimentare. Le mascherine igieniche non proteggono quindi le vie respiratorie, nè di chi la indossa nè l'ambiente esterno, in quanto il sistema di filtrazione lascia facilmente passare le goccioline di saliva e le secrezioni delle vie respoiratorie.
Le mascherine "Chirurgiche", sono presidi medici e quindi regolamentati dagli standard EN 14683. Sono indicate per evitare che il soggetto portatore sintomatico o asintomatico di Covid19 o altri virus, nel normale atto di respirare, parlare, tossire e starnutire, rilasciando quindi goccioline di secrezione dalle mucose della bocca e dal naso, possa contagiare l'ambiente esterno. Non impedisce tuttavia che il soggetto che indossa tale mascherina, esposto ad un ambiente contagiato, per la vicinanza di persona/e infetta da Covid19, possa a sua volta venire contagiato.
Tuttavia, se si vuole evitare la diffusione del Contagio, sarebbe utile che tutti indossassero almeno le mascherine "chirurgiche" rilevato, che al momento sono le uniche reperibile sul mercato. I DPI sono al momento introvabili e, qualora fossero disponibili, verrebbero sequestrate dalla Protezione Civile per destinarle giustamente gli operatori sanitari, maggiormente esposti al contagio.
La persona che vuole essere protetta ed opera in un ambiente potenzialmente contagiato, non deve usare una "mascherina", bensì un Dispositivo di Protezione Individuale (DPI), conforme agli standard delle norme tecniche armonizzate UNI EN 149:2009. A questa categoria appartengono i Filtri Facciali, le semimaschere e le maschere.
Questi dispositivi hanno un sistema di filtrazione molto più sofisticato ma, quello che più conta nel determinare l'efficienza filtrante, è la tenuta del dispositivo sul viso, quanto cioè i bordi della maschera aderiscono al viso senza lasciar spazzi anche piccoli liberi, dove meglio passerebbero micropolveri o aeresol vettori del Covid19. La tenuta della mascherina sul viso in quelle "chirurgiche" è pressochè trascurabile.
MS